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Fantaghirò, il reboot: una serie tv per l’eroina anni ’90

Per tutti i nostalgici arriva la conferma di un reboot, una mini serie tv dedicata a Fantaghirò, l'eroina anni '90 che conquistò tutto il Paese.

La notizia manda in fibrillazione il cuore dei fan di Fantaghirò. È stato appena annunciato che nel corso del 2021 inizieranno le riprese di un reboot sull’impavida eroina che negli anni ’90 ha incantato non solo i bambini, ma tutti gli italiani. Dunque perseguendo il filone “nostalgia” rilanciato dalle piattaforme streaming, è quasi certo che la miniserie tv, ambientata in un medioevo fantastico, si farà.

Andata in onda su Canale 5 dal 1991 al 1999 e diretta da Lamberto Bava, Fantaghirò lasciò un po’ l’amaro in bocca per via del finale. Un “the end” frutto di una cattiva digestione che più brutto di così non poteva essere. Per me infatti il quinto film della saga non esiste! ma ahimè non sarebbe potuto essere diverso visto che il bel Romuoaldo interpretato da Kim Rossi Stuart, il principe amato da Fantaghirò e per il quale dovette superare mille ostacoli, lasciò il cast (questo è il ringraziamento!).

Ma torniamo al reboot. Del cast si sa poco o niente, ma si vocifera in un ritorno degli attori protagonisti. Sarebbe infatti difficile immaginare la saga senza il volto e la scodella di Alessandra Martines o il copricapo mostruoso ma affascinante di Brigitte Nielsen nei panni della Strega Nera. Per non parlare di Tarabas, al quale presta il volto Nicholas Rogers, che come usciva dall’acqua lui con i pantaloni di pelle, manco Raoul Bova! Sono passati ben 25 anni dall’ultima e quinta stagione e da anni si rincorrono voci di una sesta. Covid permettendo dovremmo riuscire a vederla entro il 2022.

In quanto alla distribuzione non si sa ancora se sarà destinata allo streaming o ad un canale generalista, quest’ultimo il più adatto secondo me per conservare la magia anni ’90 e ritornare quella bambina che ad una certa sogna di essere forte e valorosa e che riesce a superare mille peripezie per amore del suo popolo e del suo Romualdo. Non esiste il Natale senza il presepio, gli struffoli e Fantaghirò. Una volta l’anno voglio e devo essere lei nel periodo più magico dell’anno. Una saga tra il fantastico e il paesano che all’epoca fece incetta di share e destinata ad ottenere un successo globale esportato in ben 48 paesi che “Game of Thrones” scansati!

Il successo di questo film è l’inatteso. È l’epoca in cui le principesse Disney si svegliano dal letargo (vedi Belle de “La Bella e la Bestia”) e le combattenti vestite alla marinara fanno gruppo per salvare il pianeta Terra dalle forze del male. Fantaghirò non brilla in quanto a effetti speciali, recitazione o sceneggiatura, ma è il frutto di un vento che negli anni ’90 inizia a cambiare: inizia per le donne il momento di farsi avanti e uscire dall’ombra dell’uomo. Montare in sella, cavalcare e imbattersi in una nuova ed emozionante avventura. Questa è Fantaghirò, una donna coraggiosa e generosa che non molla mai davanti alle difficoltà!

Come si intitolerà il nuovo Fantaghirò?

A questo punto vi starete chiedendo come si intitolerà la nuova serie tv armarcord? Anche stavolta il nome è evocativo e in qualche modo sembra voler restituire il lieto fine: “Fantaghirò: la regina dei due regni“, quello in cui è nata e quello in cui è stata catapultata per magia? Chissà, e intanto la sceneggiatura sarà affidata ai White Rabbits e la regia a Nicola Abbatangelo, creative producer di Lotus Factory e regista del film “The Land of Dreams” a breve nei cinema.

Tuttavia un ringraziamento va Italo Calvino, lo scrittore italiano che dal dialetto tradusse la favola di Fanta-Ghirò che ha ispirato poi la saga. Nel frattempo nessuno ci impedisce di fantasticare su i cambiamenti che vedremo in tv, a partire dagli effetti speciali alla colonna sonora composta da Amedemo Minghi (che ho adorato). Non ci resta che aspettare e sognare di rivedere la nostra eroina sempre più coraggiosa e caparbia che mai!

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