“Ogni tuo respiro”: mi è venuta un’idea, sogna!

Un film che narra dell'amore vero, quello con la "A" maiuscola lontano dai batticuore ed euforie transitorie. Un amore che va coltivato attraverso i sogni comuni e l'ascolto delle esigenze reciproche.

Ho un’idea… sogna! È la stessa idea che verrà a tutti dopo aver visto questo film al cinema. “Ogni tuo respiro” (“Breathe” in lingua originale, ndr) ci invita ad amare, ad amare seriamente!

Ogni tuo respiro, il vero Amore quello con la "A" maiuscola

La pellicola diretta dal regista inglese Andy Sekies, ispirato alla storia vera di Robin Cavendish, racconta dell’amore, quello vero. Lontano e totalmente distaccato da quei batticuori che si spacciano per i veri sentimenti, in questa storia l’euforia transitoria che cerchiamo nella bugia dei livelli emozionali è inesistente. Quel brivido che oggi tutti sembrano cercare, quelle sensazioni violenti e brevi che colpiscono e svaniscono non hanno nulla a che fare con questo film che parla di veri sentimenti, quelli profondi, a volte noiosi, ma che parlano il linguaggio dell’amore.

Robin Cavendish è un giovane manager, appena 28enne purtroppo contrae la poliomielite in Africa. Il protagonista resta paralizzato dal collo in giù e i medici lo costringono ad un letto d’ospedale. Ma la moglie, Diane, sfida le certezze dei luminari della medicina. Non accetta che il marito sia condannato a quella vita e lo porta via. A casa, ma sempre al suo fianco, conducendolo in una vita fatta di profondi significati e soprattutto di sogni! Perché non c’è sedia a rotella che tenga per un sogno d’amore.

Sekies, in questa pellicola, ci mostra quanto si tratti di un amore evoluto quello tra Robin e Diane. Un amore che agisce sul cervello e arriva dritto al cuore in grado di curare il corpo, l’anima e perché no, anche fare un miracolo.

L’amore è la magia più potente che esista al mondo. Più potente di qualsiasi pillola. Ci fa produrre ossitocina e allontana lo stress e la depressione. Ci dona equilibrio, quell’equilibrio che ci fa vivere più a lungo.

Nel suo libro, “La natura dell’amore”, la psichiatra Donatella Marazziti infatti spiega che quando uno ama tende a vivere più a lungo e lo ribadisce anche in una intervista rilasciata alla rivista “F”. “Soprattutto gli uomini single, e in generale chi non vive un rapporto stabile, tende ad ammalarsi di più. L’amore è una cura per il corpo e soprattutto gli uomini single, vedovi o divorziati sono maggiormente a rischio di contrarre patologie cardiovascolari e tumorali.

Spiega la dottoressa Marazziti che l’uomo “per vari motivi, più delle donne, quando sono soli passano moltissimo tempo al computer a chattare, giocare o per cercare relazioni. Questo stile di vita favorisce l’obesità che è un fattore di rischio per varie patologie. Più in generale, i single, sono più esposti a depressione, che spesso ha correlazioni con altre malattie“.

Insomma l’amore è un calmante naturale e non c’è medicina che curi meglio di esso. Le più antiche religioni sostengono che l’amore è l’unica cura dell’individuo e della società. Tuttavia le relazioni non sono mai solo rose e fiori. Ci saranno sempre momenti difficili ed emozioni sgradevoli con cui confrontarsi. Mentre i single incalliti sono costretti a gestire relazioni che generano paura, agitazione e stress, per le coppie non è così: semplicemente per il fatto che affrontare la vita in due è molto più bello che affrontarla da soli. È nella condivisione il vero significato dell’amore!

Curiosità: a produrre il film che dovreste assolutamente vedere è stato Jonathan Cavendish. La storia è infatti ispirata a quella dei suoi genitori che hanno lottato instancabilmente per difendere i diritti dei disabili. L’uscita nelle sale italiane è prevista per il 16 novembre 2017.

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